mercoledì 1 luglio 2009

Anno Sacerdotale: alle radici della scelta (Curatola)


Vedi anche:

Benedetto XVI, il più intellettuale dei pontefici è anche il più semplice dei fedeli (Bruno Mastroianni)

L’economista Zamagni super consulente di «Caritas in veritate»: “Così il non profit entra nell’enciclica del Papa” (Galeazzi)

Raccolte in un volume le catechesi di Benedetto XVI dedicate a «L'apostolo Paolo»: Un'esegesi scientifica immersa nella Tradizione (Osservatore R.)

Omelia di Benedetto XVI sulla fede veramente adulta: "Le sante parole del Papa" (Il Foglio)

Caritas in veritate, l'economista Zamagni: "Non nasce come risposta alla crisi economico-finanziaria" (Sir)

Presentato ieri dalla Libreria Editrice Vaticana il libro che raccoglie le catechesi di Benedetto XVI dedicate a San Paolo (Radio Vaticana)

Il Papa: "La preghiera è il primo impegno, la vera via di santificazione dei sacerdoti, e l’anima dell’autentica “pastorale vocazionale”...Chi prega non ha paura; chi prega non è mai solo; chi prega si salva!" (Catechesi)

Il Papa: il Vangelo e i sacramenti sono la vera missione del prete (AsiaNews)

Il Papa all’udienza generale: il sacerdote non deve costruire una diversa società, ma annunciare la Parola di Dio (Radio Vaticana)

Va in pensione il vescovo brasiliano José Cardoso Sobrinho (diocesi di Olinda e Recife)

Si dimette per volontà del Papa il vescovo di Minas (Uruguay) ricattato da due suoi amanti

"I due pesi e le due misure" del Corriere della sera

Il Papa: «La politica non dimentichi i valori etici». Benedetto XVI ha poi condannato l'usura: «Flagello, umiliante schiavitù» (Corriere)

L'ENCICLICA "CARITAS IN VERITATE" SARA' PRESENTATA MARTEDI' 7 LUGLIO

Benedetto XVI avverte: "Il primo ruolo dei preti non è la giustizia sociale"

Il Papa: "Nella politica importanti i valori etici e morali" (Repubblica)

Il Papa: dopo il Concilio si è prodotta qua e là l'impressione che il sacerdote dovesse costruire una nuova società...

Il Papa: "La scarsità numerica di ordinazioni sacerdotali in taluni Paesi non deve scoraggiare..." (Sir)

Il Papa: per i sacerdoti è urgente il recupero di un giudizio chiaro ed inequivocabile sul primato assoluto della grazia divina (Sir)

Il Papa: “Approfondire la conoscenza del mistero di Cristo, perché sia Lui il cuore e il centro della nostra esistenza personale e comunitaria”

Benedetto XVI annuncia l'imminente pubblicazione della sua terza enciclica che porta la data del 29 giugno (Osservatore Romano)

Fede adulta, il contropiede di Benedetto (Ognibene)

Omelia del Santo Padre in occasione della chiusura dell'Anno Paolino: il bellissimo commento di Don Nicola Bux (Audio Radio Vaticana)

Gli affreschi visti da vicino: Quando Michelangelo corregge Michelangelo (Osservatore Romano)

Il restauro della Cappella Paolina lascia aperti ancora molti interrogativi (Osservatore Romano)

Caritas in veritate: Benedetto XVI riprende i temi di Paolo VI

Benedetto XVI firma l'enciclica sociale (Accornero)

Meglio la New Age dei “valori etici”: il commento di Luigi Santambrogio alla Lettera Pastorale del card. Bagnasco (Libero)

Papa Wojtyla «santo subito» dai teologi arriva il via libera (Tornielli)

Dossetti, Paolo VI, il Concilio, la concezione del Papato e la Nota praevia alla Lumen gentium (Il Giornale)

Ecco come i frati di San Pio strumentalizzano le parole del Santo Padre (Francesco Colafemmina)

Se la Chiesa non parla più di Dio: commento di Camillo Langone alla Lettera Pastorale del card. Bagnasco (Il Giornale)

I punti saldi della nuova enciclica di Benedetto XVI (Flavio Felice)

Il gesuita Reese: «Benedetto XVI più a sinistra di Obama» (Il Tempo)

Mons. Fellay: "Il Concilio non è tutto nero, ci sono anche belle pagine. Il problema è l'interpretazione" (Talamanca)

I Legionari sotto torchio. Nomi e incarichi dei visitatori apostolici (Magister)

Lucetta Scaraffia: Paolo tra noi (Osservatore Romano)

Sepolcro di San Paolo: Cristò affidò la sua Chiesa a uomini in carne e ossa (Corradi)

Quando la scienza racconta le verità di 2mila anni di fede (Tornielli)

Il Papa cambia la strategia della comunicazione, basta passività (Izzo)

Segnalazione testi di Francesco Antonio Grana

Il Papa chiude l'Anno Paolino: La parola “fede adulta” negli ultimi decenni è diventata uno slogan diffuso...E lo si presenta come “coraggio” di esprimersi contro il Magistero della Chiesa. In realtà, tuttavia, non ci vuole per questo del coraggio, perché si può sempre essere sicuri del pubblico applauso. Coraggio ci vuole piuttosto per aderire alla fede della Chiesa, anche se questa contraddice lo “schema” del mondo contemporaneo. È questo non-conformismo della fede che Paolo chiama una “fede adulta” (Monumentale omelia del Santo Padre)

L'ESAME DEL CARBONIO 14 CONFERMA: IL CORPO CUSTODITO NELLA BASILICA OSTIENSE E' DELL'APOSTOLO PAOLO. ANNUNCIO DEL PAPA E COMMENTI

ANNO SACERDOTALE - Alle radici della scelta

Quell'invito a mandare operai nella messe

Filippo Curatola
direttore "L'Avvenire di Calabria" (Reggio Calabria-Bova / Locri-Gerace)

Un'intuizione geniale e una felice decisione di papa Benedetto. Questo ci sembra sia l'Anno Sacerdotale, aperto ufficialmente il 19 giugno, solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, alla vigilia della chiusura dell'Anno Paolino e in coincidenza con i 150 anni dalla morte di San Giovanni Maria Vianney, noto come il Curato d'Ars.
Un Anno Sacerdotale che si avvia con sullo sfondo l'icona di Paolo di Tarso e con il volto del Curato d'Ars come compagno di viaggio. Con Paolo immerso nella fatica del perenne "viaggio" e con il Curato d'Ars donato alla perenne fatica dell'"ascolto". L'uno e l'altro dentro la quotidiana frontiera del contatto col mistero.

Il senso di un cammino.

Perché, dunque, questo Anno? In una stagione della storia nella quale la cultura di un relativismo esasperato penetra in strati sempre più estesi dei soggetti umani, toccando le sponde perfino del semplice popolo cristiano, mettere al centro della comune riflessione e della preghiera della Chiesa la figura del sacerdote, la sua chiamata e la sua missione, può diventare decisivo per una comune riscoperta del valore dell'Assoluto nella vita dell'uomo. È l'esistenza dell'Assoluto, infatti, come del Dio che s'incarna nella vicenda umana, che - sola - può spiegare l'esistenza del sacerdote, di un uomo disposto a dimenticare se stesso per l'Altro, e che in questo Altro trova il senso del proprio esistere e del proprio cammino. Il fatto, poi, che il sacerdote provenga dal popolo, dalla storia sofferta e immersa nella fragilità della gente comune, fa diventare la sua scelta di vita come qualcosa che appartiene all'intera comunità. L'Anno Sacerdotale interpella, pertanto, i sacerdoti; ma con essi, e in qualche modo prima di essi, l'intero popolo cristiano, dal quale i sacerdoti di oggi provengono e dal grembo del quale nasceranno i sacerdoti di domani.

Alle radici di una scelta.

E se vogliamo per un momento andare alle radici della scelta di vita dei sacerdoti, ritroveremo la storia del popolo cristiano e della sua preghiera, secondo l'invito ricevuto dal Cristo: "Pregate il padrone della messe, perché mandi operai nella sua messe". Da quella preghiera nascono le vocazioni al sacerdozio. È quella preghiera che sostiene la risposta alla chiamata. In quella preghiera la vita del sacerdote trova il sostegno, la forza nascosta, che gli consente di ripetere ogni giorno il suo sì e di aprirsi agli orizzonti continuamente nuovi e impensati che la sua missione gli traccia. È nel grembo di quella preghiera che egli ritorna per ritrovarsi; e proprio a quella preghiera è dovuto il prodigio del "seme" che diventa "frutto".

Il rischio dell'identità.

Legato all'eco di quella preghiera, il sacerdote custodisce la propria identità. Non rischia di smarrirla, nonostante il diffondersi dei dubbi, delle insidie, dei non-sensi dentro i quali naviga la vita dell'uomo contemporaneo. Non rifugge dalle domande e non ha paura delle obiezioni, ma non si trastulla tra domande e obiezioni da esercizio intellettuale. Non rischia di smarrire l'identità, ma nel memoriale di quella preghiera la ritrova come volto che non sbiadisce e sguardo che non si perde. La ritrova come la vocazione ad essere, nello stesso tempo, dentro la dimensione dell'assoluto e dentro la storia della gente; "figlio" e insieme "padre" di un popolo; fratello di chiunque cerca Dio, ma anche di chi lo rifiuta; capace di stare accanto al debole, all'ultimo, al deluso, a chi nutre la speranza, ma anche a chi naviga dentro la disperazione. È in questo suo donarsi la ricchezza della sua identità. L'Anno Sacerdotale è l'occasione, insomma, per ritrovarsi, popolo e prete, insieme.

La follia dell'amore.

E nel ritrovarsi avrà la gioia, il prete, di sperimentare la dimensione più alta dell'amore. Non semplicemente l'amore-eros, che pure è sacro e che resiste nei mille spiragli della vita quotidiana, come la carezza sul volto di un ammalato che il prete visita nella sua dimora. Non solo l'amore-philìa, che resiste nel bisogno del prete di vivere l'esperienza dell'amicizia come un impagabile dono. Ma - su tutto - l'amore-agàpe, nel quale egli riesce a dimenticarsi; ad offrire la vita senza chiedere nulla in cambio; a donarsi fino all'ultimo respiro; ad abbracciare le croci col sorriso sul volto. È la follia dell'amore, così rara, così urgente dentro le strutture di un mondo che ha ridotto l'uomo a cosa e che ragiona in termini di dare e avere, di utilità e di profitti. È la follia dell'amore che, sola, può dare senso al non-senso e rischiarare le notti della vita. Alla riscoperta di questa frontiera si è avviato l'Anno Sacerdotale.

Il vissuto delle nostre chiese.

Ed infine, è l'occasione l'Anno Sacerdotale per sfogliare dentro le nostre comunità cristiane gli album di famiglia, alla ricerca di volti che hanno incarnato - in maniera ogni volta unica e diversa - l'essere prete. Volti non dimenticati forse, ma taciuti, sulle ali del vento delle novità o dei dubbi dell'ora che passa. Volti che possono riemergere dalle pieghe e dalle piaghe della nostra storia per insegnare anche oggi la possibilità del dono senza riserve. Anche su questa frontiera l'Anno Sacerdotale che si è aperto potrà scrivere pagine di una incomparabile bellezza.

© Copyright Sir

Nessun commento: