venerdì 17 luglio 2009

Benedetto XVI non cambia programma: domenica dovrebbe andare nel paese natale del cardinal Bertone


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Chiesa, Benedetto XVI non cambia programma: domenica andrà nel paese natale del cardinal Bertone

Torino - (Adnkronos)

L'incidente al polso del papa non influisce sulla tabella di marcia. Domenica Ratzinger si recherà a Romano Canavese, piccolo centro che ha dato i natali al segretario di Stato Vaticano.
Fervono i preparativi nel comune della provincia torinese per la visita privata di Papa Benedetto XVI, in occasione della quale prima recitera' l'Angelus in piazza Ruggia, poi si rechera' nella casa di famiglia del cardinale. ''E' la prima volta che un Papa si ferma sul nostro territorio'', commenta con orgoglio ed emozione il sindaco, Oscarino Ferrero, fresco di elezione.
''In passato, in occasione della visita alla diocesi di Ivrea, vi passo' in macchina Giovanni Paolo II, ma senza fermarsi. Questa volta, invece, e' diverso: il Pontefice sara' qui di persona, per merito del nostro concittadino piu' illustre, il cardinale Bertone, che ha organizzato la visita''.
Per l'occasione il comune canavesano ha messo a disposizione 170 volontari del gruppo di Protezione civile, inclusi 85 volontari dell'Associazione Nazionale Alpini del primo raggruppamento di Ivrea e sempre da Ivrea arriveranno i 15 volontari Anpas cper collaborare con i colleghi in servizio attivo e i volontari dell'Associazione Nazionale dei carabinieri in pensione. Sul percorso del Papa, che fara' da Scarmagno al sagrato della Chiesa per la recita dell'Angelus, vigileranno le forze dell'ordine, carabinieri e polizia con 25 vigili provenienti da Torino che rafforzeranno la squadra dei 5 vigili di Romano Canavese. Partecipano all'assetto organizzativo anche i volontari del centro di Coordinamento provinciale dei Comuni di San Giusto, Favria e Loranze', per un totale di 60 uomini.
E in attesa della visita del Pontefice, i ricordi sul cittadino piu' illustre di Romano Canavese, si susseguono, a cominciare da quelli del fratello. "La nostra e' sempre stata una famiglia molto unita e da quando papa 'e mamma non ci sono piu', Tarcisio e' diventato il nostro punto di riferimento". Non nasconde la commozione Valeriano Bertone, fratello minore del Segretario di Stato Vaticano che domenica, nella casa paterna di Romano Canavese accogliera' con tutta la famiglia, una quarantina tra fratelli, nipoti e pronipoti, Papa Benedetto XVI in visita privata nella terra che ha dato i natali al cardinale Bertone.
Un'emozione che si fa piu' forte quando ricorda le feste fatte in casa per gli onomastici di padre, madre e fratello, il 29 giugno. "Papa' si chiamava Pietro, mamma Pierina, il fratello piu' grande Paolo, quindi il giorno di San Pietro e Paolo - ricorda Valeriano - era una grande festa. Papa' che era un organista molto bravo, anche se autodidatta, suonava, venivano i cantori e si stava tutti insieme''.
"Non e' la prima volta che abbiamo l'opportunita' di vedere il Pontefice - racconta ancora all'ADNKRONOS Valeriano Bertone - quando mio fratello fu ordinato cardinale il Papa ci ricevette tutti a Castel Gandolfo, ma certo e' sempre un'emozione profonda, anche se c'e' il dispiacere che non possano piu' assistervi papa', che era religiosissimo e che avrebbe apprezzato in modo profondo la visita del Santo Padre, la mamma e i nostri quattro fratelli che non ci sono piu'. Ci manchera' anche Paolo, il piu' grande di noi, che purtroppo non sta bene e da tre mesi e' in ospedale".
L'orgoglio per il riconoscimento che ha riguardato uno dei confratelli emerge dai ricordi di chi per un periodo ne ha condiviso il percorso scolastico, anche se resta mitigato dalla riservatezza tipica di chi e' abituato a vivere il proprio impegno pastorale tra la gente.
''Gioia e orgoglio perche' e' uno di noi, un grande salesiano'', confidano all'ADNKRONOS don Corrado Bettiga della Comunita' Maria Ausiliatrice di Valdocco e don Aldo Bertolino, salesiano che risiede nel cuneese, quando parlano del Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato Vaticano, con il quale entrambi hanno in comune anni di studio, a cui si deve la venuta di Papa Benedetto XVI domenica prossima a Romano Canavese, suo paese natale.
''L'ho conosciuto quando tutti e due eravamo studenti salesiani alla facolta' di Diritto Canonico - ricorda don Bettiga - e gia' allora spiccava la sua intelligenza, accompagnata da una grande capacita' intuitiva ma anche da una grande affabilita' e disponibilta' che lo rendeva simpatico a tutti.Forse inedita per qualcuno, non certo per i salesiani, abituati a condividere il tempo con i ragazzi, la passione per lo sport del cardinale Bertone che don Bettiga sottolinea. ''e' sempre stato un grande sportivo, una caratteristica del resto comune a molti di noi che crescono nei cortili, con i giovani.
Tra i ricordi che invece vengono alla mente a don Bertolino, la passione per la musica.
''Il cardinale Bertone e' un musico molto dotato, suona il pianoforte e anche molto bene, una qualita' che forse ha ereditato dal papa' che era un ottimo organista'', dice il salesiano che con il Segretario di Stato Vaticano ha trascorso due di liceo a Foglizzo, 3 anni di Teologia e Bollengo e qualche mese di noviziato nel 1950. ''Un ricordo particolare?- risponde a chi lo invita a raccontare qualche particolare della vista scolastica condivisa - bravo, intelligente e sensibile, una grande persona gia' allora'', conclude.
Studente modello e fin da giovanissimo dotato di grande carisma e diplomazia, tanto che i compagni di scuola ricorrevano a lui per farsi togliere dagli impicci. Cosi' Teresina Donato, che insieme alla sorella Paola gestisce la pasticceria 'La Rosa Antica' di Romano Canavese, che domenica confezionera' il dolce che sara' servito al Papa, ma che per ora e' top secret, ricorda, attraverso i racconti del papa' Giovanni, il Segretario di Stato Vaticano, Tarcisio Bertone, personaggio di cui i concittadini vanno orgogliosi perche', dice ''portando qui il Pontefice ci ha fatti salire agli onori del mondo''.
''Anche mio papa'- racconta Teresina all'ADNKRONOS - era in collegio a Valdocco, quindi era compagno di scuola del cardinale Bertone e di lui racconta che era bravissimo a risolvere i piccoli impicci quotidiani, tanto che quando qualche studente combinava qualche maracchella, i compagni lo chiamavano per mandarlo a parlare con il rettore, perche' sapevano grazie alle sua arti diplomatiche, avrebbe avuto successo''.''Del resto - aggiunge Teresina - che il cardinale fosse una mente eccelsa, tutti dicono che lo si era visto fin da giovanissimo, e poi persona dotata di grandi doti diplomatiche e di grande carisma. Una persona squisita'', conclude.
Piccoli bon bon a forma di bottone, di nocciola e cioccolato, racchiusi in una scatola rossa con le punte, a ricordare i copricapo utilizzati dai cardinali. Sara' questo uno dei 'dolci omaggi' che Papa Benedetto XVI ricevera' domenica in occasione della sua visita privata a Romano Canavese, terra che a dato i natali al Segretario di Stato Vaticano, Tarciso Bertone.
E proprio per il concittadino piu' illustre che i bon bon denominati 'i bottoni del Cardinale' furono inventati da 'La Rosa Antica', celebre pasticceria di Romano, quando monsignor Bertone fu chiamato a ricoprire l'incarico di Segretario di Stato. Ad accompagnare la scatola di dolci una pergamena, inventata dal padrino prete di una delle due sorelle proprietarie della pasticceria, Teresina, che ricorda le radici del cardinale nella terra canavesana e il suo arrivo in Vaticano.

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Mi ricorda il precedente della visita di SS. Giovanni Paolo II alla casa natale del Cardinale Re.
Francesco