mercoledì 8 luglio 2009

Enciclica. Nel mondo global un punto centrale è la libertà responsabile (Bonini)


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IL TESTO INTEGRALE DELL'ENCICLICA "CARITAS IN VERITATE"

ENCICLICA "CARITAS IN VERITATE": LO SPECIALE DEL BLOG

Su segnalazione di Elisabetta leggiamo:

Nel mondo global un punto centrale è la libertà responsabile

Francesco Bonini

Se ne parlava da molto tempo ed esce in un momento di attesa, nel passaggio di una crisi globale che è soprattutto una crisi di fiducia e di prospettive.
La prima enciclica sociale di Benedetto XVI è un testo ampio e chiaro, senza sorprese: lo stesso Papa ne aveva anticipato le linee nel messaggio alla presidenza italiana del G8.
Aveva inequivocabilmente difeso le ragioni dei più deboli della Terra, invocando una grande investimento sull'uomo, tutti gli uomini e le donne di questo pianeta, perché la prima risorsa sono proprio le persone concrete.
«La Chiesa non ha soluzioni tecniche da offrire e non pretende minimamente d'intromettersi nella politica degli Stati», ripete il Papa in linea con tutto l'insegnamento sociale da più di cent'anni. E aggiunge: «Ha però una missione di verità da compiere, in ogni tempo ed evenienza, per una società a misura dell'uomo, della sua dignità, della sua vocazione».
Così, nel testo che porta la data della festa di San Pietro e San Paolo, ci sono tutti i grandi temi della società globalizzata, i grandi problemi dell'agenda mondiale e principalmente proprio dell'agenda del millennio, a partire dall'impegno per sradicare la povertà estrema entro il 2015. Si parla di mobilità e precariato, di fame e migrazioni, di intervento dello Stato e di mercato, di impresa e responsabilità sociale, si parla di ambiente e di sviluppo, si parla di demografia e di controllo delle nascite, di etica e di finanza, di sindacati e comunicazione, di società civile e di principio di sussidiarietà.
Ma quel che conta non è solo il pur ricchissimo merito dei temi e delle possibili soluzioni all'agenda mondiale di questo inizio secolo.
Quel che si può sottolineare fortemente è la riflessione di fondo, la dinamica vitale e creativa della carità e della verità, della giustizia e del bene comune. Questi concetti non solo sono oggetto di un'approfondita definizione nelle pagine iniziali di questa terza enciclica ratzingeriana, ma ritornano in ordine alle grandi questioni trasversali che il Papa ricorda in conclusione: la libertà e la trascendenza, che, specularmente a verità e carità, orientano non solo l'azione della Chiesa e dei cristiani, ma possono rappresentare una base efficace e pertinente di dialogo con tutti, sulle prospettive di sviluppo dell'umanità, di fronte a scelte essenziali.
Ne conseguono due punti chiave. Il primo è la «libertà responsabile», così da «recuperare il senso vero della libertà, che non consiste nell'ebbrezza di una totale autonomia, ma nella risposta all'appello dell'essere, a cominciare dall'essere che siamo noi stessi». L'etica che tutti invocano oggi ha qui il suo fondamento. C'è poi una radice trascendente, che sostiene le rigorose opzioni della dottrina sociale. Benedetto XVI afferma un «umanesimo cristiano, che ravvivi la carità e si faccia guidare dalla verità». Parla a tutti il Papa, ma sfida in primo luogo proprio la Chiesa e i cristiani, al coraggio, all'azione.
È forse il primo testo del magistero sociale nell'età della globalizzazione.
Non mancano i motivi di preoccupazione, non manca la denuncia di modelli di autentica sopraffazione. In gioco infatti non c'è solo la sopraffazione economica, ma le frontiere nuove, per cui «oggi occorre affermare che la questione sociale è diventata radicalmente questione antropologica, nel senso che essa implica il modo stesso non solo di concepire, ma anche di manipolare la vita, sempre più posta dalle biotecnologie nelle mani dell'uomo». Il tono è comunque fiducioso, le indicazioni di principio sono chiare, moltissimo lavoro c'è da fare, per tutti.

© Copyright Eco di Bergamo, 8 luglio 2009

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ti segnalo anche l'articolo di Alberto Orioli sulla prima del Sole: L'equilibrio da trovare tra profitto e solidarietà.
Alessia

Raffaella ha detto...

Grazie :-)