domenica 19 luglio 2009

Il Papa ai disoccupati ed alle famiglie: la crisi non vi scoraggi (Conte)


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Il Papa alle famiglie: "Non scoraggiatevi" (Agi)

ANGELUS: SERVIZIO DI STEFANO MARIA PACI

Il Papa nel Canavese: "Come vedete, a causa del mio infortunio, sono un po’ limitato nella mia agilità, ma la presenza del cuore è piena". Ai disoccupati: "Cari amici, non scoraggiatevi! La Provvidenza aiuta sempre chi opera il bene e si impegna per la giustizia; aiuta quanti non pensano solo a sé, ma anche a chi sta peggio di loro" (Angelus)

Il Papa si reca a casa del card. Bertone a bordo di una jeep scoperta

L'anello del Pescatore torna sulla mano destra con la quale il Papa ha dato la benedizione

Il Papa scherza sul suo polso fratturato: sono un pò limitato ma la gioia nel cuore è piena

Dal Papa allarme disoccupati: "Siete troppi, non scoraggiatevi" (Repubblica)

Un ringraziamento speciale a Telepace, il priore di Bose pensi per sé

Il Papa: la crisi non scoraggi e non faccia dimenticare chi sta peggio (AsiaNews)

La visita del Papa a Romano Canavese: «Famiglia e vita sono i valori costituenti della società solidale»

Il Papa: Come vedete sono un po' limitato ma la gioia del mio cuore e' piena

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Il "Gesù di Nazaret" di Benedetto XVI, un best seller da continuare (Ansa)

Diretta su Sat2000 e Telepace della Messa del card. Bertone. C'è da augurarsi che la puntata di "A Sua Immagine" sia registrata!

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SERVIZIO DI STEFANO MARIA PACI (L'attesa di Romano Canavese)

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I migliori auguri di pronta guarigione al Santo Padre da parte del blog. Proposta di preghiera

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IL PAPA PASSEGGIA A LES COMBES IL GIORNO DOPO L'INTERVENTO: VIDEO E SERVIZIO DI STEFANO MARIA PACI

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PAPA: A DISOCCUPATI E FAMIGLIE, CRISI NON VI SCORAGGI

LO DICE NELL'AREA DELLA OLIVETTI BENEDICENDO CON MANO INGESSATA

(Di Domitilla Conte)

(ANSA) - ROMA, 19 LUG

La crisi e le sue vittime, disoccupati e loro famiglie innanzitutto, tornano al centro dei pensieri e delle parole di Benedetto XVI, che grida loro: "Non scoraggiatevi!".
Lo scenario per le parole del papa è quello di Romano Canavese, borgo della provincia di Torino che ha dato i natali al segretario di Stato, card.Tarcisio Bertone.
Ma anche hinterland di quella Ivrea un tempo sinonimo di Olivetti e di padana laboriosità, oggi toccata, come il resto del mondo, da difficoltà che si traducono per molti nella mancanza di lavoro.
Papa Ratzinger ha la mano destra ingessata, ma non sembra affatto sofferente. E' anzi palesemente felice di trovarsi nel paese natale del suo "primo collaboratore", il segretario di Stato, card.Tarcisio Bertone, ma neanche questo lo distoglie dall'occuparsi delle sofferenze altrui.
Due mesi fa, da Cassino, sito Fiat non indenne allo scontento generale, aveva lanciato un appello dalle tinte più forti: "la disoccupazione è una ferita", aveva detto in quella occasione, invitando politici e imprenditori a trovare in fretta soluzioni per salvare, con i posti di lavoro, la dignità di tante famiglie.
Oggi i toni sono apparsi diversi, ma solo apparentemente attenuati dal periodo estivo, dalla gioiosa visita a casa Bertone e dall'attenzione ancora concentrata su quella frattura alla mano destra del pontefice che tanti ha fatto trepidare.
E che oggi il papa ha esibito senza riguardo, stendendo l'arto ingessato, di nuovo ornato dall'anello piscatorio, per benedire i fedeli.
Un esempio e un prologo all'invito a non scoraggiarsi e a non lasciarsi andare, neanche di fronte alle disgrazie. "La Provvidenza - ha detto il papa - aiuta sempre chi opera il bene e si impegna per la giustizia; aiuta - ha sottolineato - quanto non pensano solo a sé, ma anche a chi sta peggio di loro".
Un atteggiamento che ha permesso in passato ai popoli di queste terre di superare altre crisi - dice - e che oggi va rimesso in gioco. "I vostri nonni furono costretti ad emigrare per carenza di lavoro - ha ricordato il papa - ma poi lo sviluppo economico ha portato benessere e altri sono immigrati qui dall'Italia e dall'estero". Un risultato - ha insistito - frutto della fedeltà ai "valori fondamentali della famiglia e del rispetto della vita umana, la sensibilità per la giustizia sociale, la capacità di affrontare la fatica e il sacrificio". Ultimo, ma non per importanza, "il forte legame con la fede cristiana". Tutti insieme, valori che "sono stati lungo i secoli la vostra vera forza". "Saranno questi valori - ha quindi affermato richiamando la sua enciclica e auspicando che "smuova il mondo" - a permettere alle generazioni di oggi di costruire con speranza il proprio futuro, dando vita a una società veramente solidale e fraterna, dove tutti i vari ambiti, le istituzioni e l'economia, siano permeati di spirito evangelico".
Il papa si è poi rivolto ai giovani, ma soprattutto a chi dovrebbe infondere loro coraggio e aiutarli "a trovare la strada della Vita vera e piena" e della "libertà autentica, e a "vincere la tentazione di vie facili e illusorie".
Per questo "bisogna domandarsi" - è tornato a dire - "quali esempi e modelli vengano ad essi proposti".
Prima e dopo l'Angelus Benedetto XVI alza entrambe le mani, quasi dimentico del gesso che gli impedisce di scrivere il seguito del suo "Gesù di Nazareth". Ringrazia il Canavese, terra del salesiano Bertone non lontana da quella di don Bosco, e cita, fra i martiri della zona, san Solutore. "Un santo che non conoscevo", ammette, il cui nome evoca oggi le speranze di molti.

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