lunedì 13 luglio 2009

Il Papa in Valle d’Aosta: Mi sembra che il G8 sia andato molto bene (Velino)


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Papa in Valle d’Aosta: Mi sembra che il G8 sia andato molto bene

Roma, 13 lug (Velino)

Saranno vacanze di “riposo e anche di lavoro, ma soprattutto di riposo”: lo ha detto il Papa, arrivando a Les Combes di Introd, in Valle d’Aosta, per un periodo di vacanza. Benedetto XVI si fermerà in montagna fino a mercoledì 29 luglio.
Il Papa, reduce dalla pubblicazione dell’enciclica Caritas in veritate, e da altri importanti appuntamenti che si sono condensati nelle ultime settimane - dal motu proprio alla chiusura dell’Anno paolino, dall’apertura dell’anno sacerdotale alle udienze a vari capi di Stato, tra cui il presidente Usa Barack Obama - potrà dedicarsi al riposo, scandito dalla preghiera e dallo studio.
“Questo posto - ha detto appena sceso dall’elicottero - è veramente bellissimo. Altrimenti non sarei tornato” ha aggiunto sorridendo. Una battuta raccolta al volo anche sul G8: “Mi sembra che sia andato molto bene”.
Benedetto XVI ha lasciato il Vaticano alle 10 di questa mattina e alle 11.30 è atterrato a Torino-Caselle.
Lo attendevano il cardinale Severino Poletto, arcivescovo della città, il prefetto, Paolo Padoin, il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, il presidente della Provincia, Antonio Saitta e il vicepresidente della Regione, Paolo Peveraro.
Dopo mezz’ora, il Papa è ripartito in elicottero, per la sua terza volta in Valle d’Aosta, dopo le vacanze del 2005 e del 2006 (mentre nel 2007 è stato a Lorenzago di Cadore e nel 2008 a Bressanone). Proprio quest’anno, tra l’altro, ricorrono i festeggiamenti per i 900 anni della morte del filosofo e vescovo sant’Anselmo d’Aosta. All’arrivo lo hanno accolto il vescovo di Aosta, monsignor Giusepe Anfossi e il sindaco di Introd, Osvaldo Naudin; il presidente della Regione Augusto Rollandin e il presidente del consiglio regionale Alberto Cerise, mentre un gruppo di dodici bambini della scuola infanzia di Introd lo ha salutato all’arrivo nella residenza.
Questi 16 giorni siano un momento favorevole per riprendere la stesura della seconda parte del Gesù di Nazaret, accantonato temporaneamente per lavorare all’enciclica, e per tornare al pianoforte - agli amati Bach e Mozart.
Nel suo appartamento al primo piano dello chalet di Les Combes, con vista sul Monte Bianco, tutto è pronto per garantirgli il massimo del riposo e della concentrazione.
Davanti a casa un barbecue e un tavolo con ombrellone. Poco distante, nella radura tra gli alberi, una statua di Gesù e alcune panche per leggere e meditare in pace. Le uniche uscite pubbliche in calendario sono l’Angelus di domenica 19 a Romano Canavese, il paese natale del suo segretario di Stato, il cardinale Tarcisio Bertone, e quello del 26 a Les Combes.
Non sono fissate escursioni, anche se non è da escludere una visita in un santuario vicino o una breve apparizione nei dintorni dello chalet.
Per il resto le abitudini rimarranno quelle regolari di sempre: la giornata inizia con la messa, la mattina è dedicata allo studio e alla meditazione, con una breve pausa per l’Ora Terza. A Mezzogiorno la recita dell’Angelus e dell’Ora Sesta, quindi dal pranzo. Dopo pranzo, un po’ di riposo e poi di nuovo al lavoro, non prima di aver recitato l’Ora Nona.
Il Papa ama recitare il Rosario passeggiando, come avviene abitualmente sia in Vaticano, sia a Castel Gandolfo, ed è probabile che questa abitudine venga mantenuta.
Verso le sette di sera, la recita dei Vespri e a seguire la cena. A vegliare sul suo soggiorno, circa 300 uomini, tra forze dell’ordine italiane e uomini della gendarmeria vaticana. Nel mese di luglio vengono sospese le udienze generali.
Al rientro dalla Valle d’Aosta, Benedetto XVI si trasferisce nel Palazzo Pontificio di Castel Gandolfo.

© Copyright Il Velino, 13 luglio 2009 consultabile online anche qui.

1 commento:

Gonzalo ha detto...

Tg3 di ieri, edizione delle 19, testuale (sulle immagini di Piazza San Pietro):

"Domani il Papa va in vacanza e ci saranno anche due gatti... che gli strapperanno un sorriso, almeno quanto i proverbiali
quattro gatti, forse un pò di più, che hanno ancora il
coraggio e la pazienza di ascoltare ancora le sue parole".

Non c'è bisogno di commentare vero?
Un saluto a tutti.