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"Purtroppo il mio angelo custode non ha impedito il mio infortunio, seguendo certamente ordini superiori. Forse il Signore voleva insegnarmi più pazienza, più umiltà, darmi più tempo per la preghiera e la meditazione". Tornando sull'incidente della settimana scorsa, Benedetto XVI si è congedato da Les Combes mercoledì 29 luglio.
Prima di lasciare le montagne della Valle d'Aosta per trasferirsi a Castel Gandolfo, in mattinata ha salutato i rappresentanti delle forze dell'ordine, della Protezione civile e il personale locale che lo hanno assistito in questi sedici giorni di permanenza. Nel pomeriggio l'incontro di congedo con il vescovo e le autorità locali. Proprio le cinquecento persone riunite sulla spianata del campo sportivo - la stessa usata per la preghiera mariana di domenica scorsa - hanno offerto al Papa lo spunto per parlare di "angeli custodi".
Esprimendo la propria gratitudine per il "servizio competente, discreto, efficiente", il Pontefice ha infatti detto loro "siete stati come gli angeli", che "sono invisibili ma nello stesso tempo efficienti. Ero circondato - ha aggiunto - da un silenzio incredibile, solo il canto degli uccelli, la musica del creatore, era con me".
(©L'Osservatore Romano - 30 luglio 2009)
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