giovedì 2 luglio 2009

L'enciclica pubblicata alla vigilia del G8


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L'ESAME DEL CARBONIO 14 CONFERMA: IL CORPO CUSTODITO NELLA BASILICA OSTIENSE E' DELL'APOSTOLO PAOLO. ANNUNCIO DEL PAPA E COMMENTI

Su segnalazione della nostra Elisabetta leggiamo:

L'enciclica pubblica alla vigilia del G8

CITTÀ DEL VATICANO

Verrà presentata in Vaticano il 7 luglio prossimo, alla vigilia del G8 dell'Aquila, davanti alla stampa mondiale, la prima enciclica sociale del pontificato, la «Caritas in veritate»: si tratta di uno scritto di un centinaio di pagine, tutte dedicate alla crisi economica, al fallimento del capitalismo liberista e al necessario varo di una nuova politica globale della solidarietà, guidata da princìpi morali ed etici, per vincere le sfide della povertà, della fame, del sottosviluppo e dell'ambiente.
Sono gli stessi temi del G8 e i grandi della Terra dovranno fare i conti con le raccomandazioni e le preoccupazioni poste loro da Benedetto XVI, a nome di una parte dell'umanità - ha spiegato più volte lo stesso Pontefice - che si vede spinta sempre più all'angolo dalla globalizzazione.
L'economista Stefano Zamagni - uno degli esperti laici che ha contribuito alla stesura della «Caritas in veritate», docente all'Università di Bologna e consultore del Pontificio consiglio della giustizia e della pace - ha spiegato ieri che nella nuova enciclica «si denuncia l'errore di identificare l'economia di mercato con un particolare modello, quello capitalistico», la cui inadeguatezza è sotto gli occhi di tutti.
«Il punto chiave della recente riflessione sulla dottrina sociale della Chiesa - ha chiosato l'economista - sta nell'indicare agli uomini di oggi la via per il superamento dei due modelli che, finora, avevano guidato i comportamenti in ambito sia economico sia politico: da un lato il modello legato al blocco sovietico, e a questo ci aveva già pensato la "Centesimus annus" di Giovanni Paolo II, dall'altro quel modello da taluni definito liberista e che dovrebbe avere solo una posizione marginale nell'economia di mercato».
L'enciclica di Benedetto XVI, ha inoltre precisato l'economista, «non nasce come risposta alla crisi economico-finanziaria: il Papa ha detto che si tratta di un approfondimento della "Populorum progressio" di Paolo VI».
Per un club come quello del G8, da sempre identificato con la ricchezza e il capitalismo, non saranno concetti scontati. Oltre al testo dell'enciclica, che sarà inviato sui tavoli della caserma della Guardia di Finanza di Coppito, dove si incontreranno i grandi del mondo, il Papa avrà modo di parlare di persona con alcuni di loro sia della crisi economica, sia delle strategie per uscirne.
In Vaticano, la prossima settimana, si susseguiranno udienze e colloqui. Il primo a varcare il Portone di bronzo del palazzo apostolico, sarà, il 7 luglio, il premier giapponese Taro Aso, il primo cattolico nella storia del Giappone a ricoprire un tale ruolo.
Poi sarà la volta, il 9 luglio, del primo ministro australiano Kevin Rudd, presente all'Aquila per il Forum sull'ambiente. Quindi del primo ministro canadese. Infine, il 10 luglio, sarà la volta del presidente degli Stati Uniti Barack Obama.

© Copyright Eco di Bergamo, 2 luglio 2009

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