venerdì 31 luglio 2009

Reso noto il programma della visita del 6 settembre: Benedetto XVI a Viterbo (Osservatore Romano)


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Reso noto il programma della visita del 6 settembre

Benedetto XVI a Viterbo

Reso noto il programma della visita che Benedetto XVI compirà domenica 6 settembre a Viterbo e a Bagnoregio.
Partirà in elicottero da Castel Gandolfo.
L'arrivo è previsto per le ore 9.30 nel campo sportivo comunale "Rocchi" dove ad attenderlo ci sarà il vescovo diocesano Lorenzo Chiarinelli.
Nei giorni scorsi il vescovo ha avuto modo di sottolineare la dimensione storica dell'evento "poiché si tratta - ha detto - dell'incontro con una città definita "la città dei Papi"". In effetti Viterbo ha un'antica confidenza con i Pontefici. Cinquanta Papi hanno infatti trovato ospitalità tra le mura del borgo medioevale e diciotto vi hanno risieduto per alcuni mesi. Ancora oggi tra i monumenti da visitare c'è lo storico Palazzo dei Papi dove i Pontefici hanno abitato per 24 anni, dal 1257 al 1281.
Quasi naturale è dunque il fatto che Benedetto XVI inizi la sua visita proprio dal Palazzo dei Papi. Entrerà in città da Porta Romana, sormontata dalla statua di santa Rosa, raffigurata nell'atto di raccogliere nel grembiale le bombe lanciate contro la città dalle artiglierie di Federico ii. In macchina raggiungerà il Palazzo in piazza San Lorenzo, dove saranno ad attenderlo numerosi fedeli per un primo saluto. All'interno del Palazzo Benedetto XVI visiterà la sala del Conclave, dove furono eletti ben cinque Pontefici.
L'appuntamento con la popolazione viterbese sarà nella spianata Valle Faul. Il Papa presiederà la concelebrazione eucaristica alla quale parteciperanno i sacerdoti del viterbese. Conclusa la celebrazione della messa il Papa proporrà la sua riflessione per l'Angelus domenicale.
Lasciata piazza Faul il corteo papale si dirigerà verso il santuario della Quercia dove, nell'attiguo convento, Benedetto XVI sosterà per il pranzo e per un breve riposo. Lungo il tragitto il Papa si fermerà per ammirare la singolare Macchina di Santa Rosa, una torre altissima che, nella notte tra il 3 e il 4 settembre, festa della patrona viterbese, attraversa le principali strade della città antica, tra due ali di folla, portata a spalle da centocinquanta "facchini", rigorosamente selezionati e in genere discendenti da famiglie che hanno sempre dato "facchini" a santa Rosa.
Nel primo pomeriggio Benedetto XVI compirà una visita privata al santuario. Quello della Madonna della Quercia è il santuario principale della diocesi. Il nome deriva dall'immagine mariana miracolosa, conservata incastonata nel tronco di una quercia, attorno alla quale, nel 1469, è stata eretta la chiesa. Il 27 maggio del 1984 l'immagine mariana fu incoronata da Giovanni Paolo II durante la visita pastorale compiuta nella diocesi viterbese.
Alle 17 il Papa, in elicottero, raggiungerà Bagnoregio. L'arrivo è previsto al campo sportivo "Alessandro Pompei". In macchina raggiungerà poi la cattedrale di San Nicola per venerare la reliquia di san Bonaventura, un santo al quale Papa Ratzinger è particolarmente legato. In piazza Sant'Agostino avverrà poi l'incontro con la popolazione, al termine del quale il Papa lascerà in elicottero la diocesi e rientrerà a Castel Gandolfo.
Il vescovo Chiarinelli, presentando nei giorni scorsi in Comune la visita, ne sottolineava il significato "in un momento particolarmente importante per la città e per la stessa diocesi che si prepara all'appuntamento con il Papa per la prima volta da quando le è stata data l'attuale configurazione" (dal 1986).
Dal momento in cui è stato dato l'annuncio della visita - era l'8 dicembre dello scorso anno - in diocesi si sono moltiplicate le iniziative spirituali e culturali in preparazione all'evento. Nella lettera alla diocesi il vescovo ha voluto ricordare che "il Papa viene per confermarci nella fede e per edificarci come Chiesa che testimonia il suo amore". Che egli "trovi menti aperte - è stato il suo auspicio - cuori vibranti, volontà decise".
Tra le iniziative culturali da segnalare la pubblicazione di un volume, curato da monsignor Salvatore Del Ciuco, dal titolo "Viterbo e i Papi". 150 pagine con illustrazioni particolari che raccontano naturalmente la storia del rapporto tra la città e i Pontefici. Nella presentazione monsignor Chiarinelli ricorda che "unanime è stata all'annuncio, la gioiosa esplosione dell'accoglienza da parte della comunità ecclesiale, delle istituzioni ai diversi livelli e ambiti, del popolo nella genuinità dei suoi sentimenti. Pregiudizi ideologici sono sulla via del tramonto e arroccamenti psicologici fanno parte di stagioni che tutti sanno pregresse. Come accogliere il Papa? L'ho scritto nel manifesto "Padre Santo benvenuto. L'accogliamo con affetto sincero, gratitudine viva e fedeltà filiale"".

(©L'Osservatore Romano - 1 agosto 2009)

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