sabato 4 luglio 2009

San Paolo, così la scienza «illumina» la tradizione (Muolo)


Vedi anche:

Le tombe degli Apostoli a Roma, punto di rilancio della fede verso i confini del mondo: una riflessione di padre Lombardi (Radio Vaticana)

Il Papa: i giovani vivono un profondo senso di smarrimento. Il sacerdote viva nascosto da clamore e rumore

Cambio a Trieste, il nuovo vescovo è Mons. Crepaldi

Il Papa: "L’Anno Sacerdotale offre una bella opportunità per ritrovare il senso profondo della pastorale vocazionale, come pure le sue scelte fondamentali di metodo: la testimonianza, semplice e credibile; la comunione, con itinerari concertati e condivisi nella Chiesa particolare; la quotidianità, che educa a seguire il Signore nella vita di tutti i giorni; l’ascolto, guidato dallo Spirito Santo, per orientare i giovani nella ricerca di Dio e della vera felicità; e infine la verità, che sola può generare libertà interiore" (Discorso del Santo Padre)

John Henry Newman sarà beato. Il legame con Joseph Ratzinger (Roncalli)

L'Ungheria corregge la traduzione del pro multis e applica il motu proprio senza complessi (Messainlatino)

Ior, chiude dopo vent'anni l'era Caloia (Galeazzi)

Vaticano segreto ma non troppo. Gli accademici pro-vita ricusano il loro presidente (Magister)

Obama, mano tesa a Benedetto XVI: «È un leader straordinario» (Vecchi)

Non tutto è mercato, la parola al Papa. Il testo integrale di due paragrafi dell'enciclica "Caritas in veritate" nell'anticipazione de "Il Foglio"

Cattolici adulti: il commento di Gianfranco Amato

L'anticipazione dell'enciclica di Benedetto XVI nel Foglio in edicola oggi

L'enciclica "Caritas in veritate" in edicola il 9 luglio in allegato a Famiglia Cristiana

Caritas in veritate in 150mila copie e 8 lingue. Il documento di 141 pagine e 6 capitoli esce martedì

Caritas in veritate: una enciclica a lungo attesa (con sorprese) di Raffaele Iannuzzi

Illustrata in Vaticano l'indagine condotta nel sarcofago di San Paolo (Zenit)

L'ESAME DEL CARBONIO 14 CONFERMA: IL CORPO CUSTODITO NELLA BASILICA OSTIENSE E' DELL'APOSTOLO PAOLO. ANNUNCIO DEL PAPA E COMMENTI

Vaticano: Carbonio 14 sui resti di San Paolo con la tecnica del doppio cieco (Izzo)

Immigrati, Vaticano e Cei: la Chiesa non giudica il disegno di legge (Izzo)

In attesa della "Caritas in veritate" di Benedetto XVI: breve scheda sulle Encicliche sociali nella storia della Chiesa (Radio Vaticana)

Mons. Bruguès sulla pastorale delle vocazioni: Il sacerdozio esige senso del dovere e spirito di sacrificio (Osservatore Romano)

Tante le prove che siano di San Paolo i resti all’interno del suo sarcofago (AsiaNews)

Messori: «Oltre alla misericordia serve realismo» (Tornielli)

Decreto sicurezza, Padre Lombardi: ''Non consta che ci siano state critiche che si debbano qualificare come critiche del Vaticano''

Decreto del 27 aprile 2009 del card. Caffarra sulle dispozioni circa la distribuzione della Comunione Eucaristica

Intervista di Avvenire a Barack Obama: con il Papa una collaborazione per aiutare il mondo (Molinari)

Il Papa e la sua capacità comunicativa...qualche riflessione (Raffaella)

Benedetto Ippolito: "Non scompaiono le tracce umane di Paolo l'apostolo" (Riformista)

Bux e Vitiello: Il Papa è “Pietro”. I vescovi pascolano legittimamente il gregge di Cristo solo in unione effettiva ed affettiva con il Papa

Novità nel blog a partire da settembre...

FEDE E STORIA

Con una tecnica «non invasiva», senza aprire il sarcofago, sono stati prelevati frammenti di tessuti e di ossa. «I resti, datati con il carbonio 14, risalgono ad un periodo compreso tra I e II secolo»
Il cardinale Cordero Lanza di Montezemolo e lo scienziato Santamaria hanno presentato le indagini condotte con una sonda all’interno della tomba dell’Apostolo collocata sotto l’altare della Basilica ostiense

San Paolo, così la scienza «illumina» la tradizione

DA ROMA MIMMO MUOLO

Se per la scienza ancora non esiste la certezza matematica che quella cu­stodita sotto l’altare papale della Ba­silica di San Paolo fuori le Mura sia la tom­ba dell’Apostolo, per il cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, dalle a­nalisi «non è emerso nessun elemento con­trario » alla tradizione che da duemila an­ni considera quello il luogo della sepoltu­ra.
A qualche giorno di distanza dalla chiu­sura dell’Anno Paolino, il porporato, fino a ieri arciprete della Basilica posta sulla via Ostiense, è tornato sulla questione delle indagini compiute intorno al sarcofago che potrebbe contenere i resti mortali di Pao­lo. Accompagnato da Ulderico Santamaria, docente di scienza e tecnologia dei mate­riali all’Università della Tuscia e direttore del Laboratorio di diagnostica per la con­servazione e restauro dei Musei Vaticani, il cardinale ha nuovamente incontrato i giornalisti nella Sala Stampa vaticana, pro­prio nel giorno in cui (come riferiamo più ampiamente a parte) venivano annuncia­te l’accettazione da parte del Papa della sua rinuncia per motivi di età e la nomina del successore, monsignor Francesco Monterisi, fino a ieri segretario della Con­gregazione per i vescovi.
Rispondendo alle domande dei giornalisti, sia Montezemolo, che Santamaria hanno spiegato come si è svolta l’indagine all’in­terno del sarcofago, realizzata attraverso l’analisi del carbonio 14. Innanzitutto è sta­to ribadito che il grande contenitore mar­moreo non è stato aperto, ma vi è stato pra­ticato un foro millimetrico per inserire u­na sonda con cui sono stati estratti micro­frammenti di lana tinta con porpora e di filati con indaco (il che farebbe pensare a una personalità di riguardo) insieme a sub­millimetrici frammenti di ossa. «All’interno del sarcofago – ha sottolineato Santa­maria – è stata rilevata anche presenza di incenso, dato importante per il valore re­ligioso. Dagli esami è emerso che i resti ri­salgono ad un periodo compreso tra il I ed il II secolo». «L’uso di una sonda – ha quin­di aggiunto lo studioso – ha ridotto al mi­nimo l’invasività dell’esame ed i rischi di danneggiamento dell’interno evitando l’ingresso di molto ossigeno nella tomba». Tuttavia «i frammenti ossei prelevati, pro­prio per le loro dimensioni microscopiche non rendono possibile l’esame del Dna, che richiede molto più materiale». Tutti gli esami scientifici, è stato precisato nel cor­so dell’incontro con i giornalisti, «sono sta­ti condotti sotto il controllo dei laboratori dei Musei Vaticani».
Dopo questa prima indagine, condotta in segretezza, la decisione su come e se con­tinuare spetta di nuovo al Papa. Così si è espresso il cardinale Montezemolo in ri­sposta a una specifica domanda dei gior­nalisti. Allo stesso modo il porporato non ha voluto pronunciarsi circa la possibilità di una pubblicazione futura che riporti i dati completi della ricerca effettuata. L’ar­ciprete ormai emerito della Basilica di San Paolo fuori le Mura ha affermato che po­trebbe essere «un passaggio decisivo nel­la valorizzazione della ricerca anche in virtù del fatto che il monitoraggio e la ri­cerca sono stati eseguiti in segretezza. Ul­teriori studi sulla tomba – ha comunque concluso – devono essere autorizzati dal Pontefice».

© Copyright Avvenire, 4 luglio 2009

le nomine

Basilica di San Paolo fuori le Mura: Monterisi è il nuovo arciprete

Succede a Lanza di Montezemolo. Congregazione per i vescovi: Monteiro de Castro designato segretario

DA ROMA

GIANNI CARDINALE

Ieri, proprio in corrispondenza della conferenza stampa che ha segnato la fine dell’Anno Pao­lino, Benedetto XVI ha accolto la ri­nuncia, presentata per motivi di età, all’incarico di arciprete della Basilica papale di san Paolo fuori le Mura dal cardinale Andrea Cor­dero Lanza di Montezemolo, che compirà 84 anni a fine agosto.
Al suo posto ha nominato l’arcive­scovo Francesco Monterisi, dal 1998 segretario della Con­gregazione per i vescovi, che a sua volta verrà sostituito dall’arcive­scovo portoghese Ma­nuel Monteiro de Ca­stro, che dal 2000 era nunzio apostolico in Spagna.
Monsignor Monterisi, pugliese, 75 anni com­piuti a fine maggio, è o­riginario di Barletta, è stato ordinato sacerdo­te nel 1957 ed è entrato nel servizio diplomatico della San­ta Sede nel 1964 dopo essersi lau­reato in teologia e diritto canonico a Roma. Negli anni Sessanta presta servizio nelle nunziature di Mada­gascar ed Egitto, quindi dal 1970 la­vora nell’allora Consiglio per gli af­fari pubblici della Chiesa (l’attuale seconda sezione della Segreteria di Stato) occupandosi prevalente­mente del Medio Oriente. Nel di­cembre 1982 viene promosso arci­vescovo (riceverà l’ordinazione il 6 gennaio 1983) e rappresentante pontificio in Corea, dove rimane fi­no al 1987, quando torna a Roma come nunzio a disposizione. Nel giugno 1990 diventa delegato per le rappresentanze pontificie in Se- greteria di Stato (una specie di ca­po del personale), e nel giugno 1993 Giovanni Paolo II lo nomina primo nunzio apostolico nella neonata Bosnia Erzegovina. Nel marzo 1998 arriva la promozione a segretario della importante Congregazione per i vescovi.
Come già detto in quest’ultimo in­carico Benedetto XVI ha scelto co­me successore di Monterisi il por­toghese Monteiro de Castro, 71 an­ni, originario dell’arcidiocesi di Braga. Ordinato sacerdote nel 1961, laureato in diritto canonico, Mon­teiro de Castro è entrato nel servi­zio diplomatico della Santa Sede nel 1967 e ha prestato successiva­mente servizio nelle rappresentanze pontifi­cie di Panama, Guate­mala, Vietnam, Austra­lia, Messico e Belgio. Per sei mesi, nel 1981, ha anche lavorato in Se­greteria di Stato. Nel febbraio 1985 viene promosso arcivescovo (ordinato il 23 marzo) e nunzio a Trinidad e Tobago e altri Stati delle Antille. Nel 1990 diventa nunzio in El Salvador e Honduras. Nel febbraio 1998 arriva la nomina a nunzio in Sud Africa e in altri Pae­si vicini. Dal marzo 2000 è stato poi nunzio in Spagna e nel principato di Andorra, nonché osservatore permanente presso l’Organizza­zione mondiale del turismo.
A Ma­drid Monteiro de Castro dal 2004 ha avuto, tra l’altro, il delicato com­pito di trattare con il governo 'lai­cista' di José Luis Rodriguez Zapa­tero. Come segretario del dicaste­ro guidato dal cardinale Giovanni Battista Re, Monteiro de Castro di­venta anche segretario del Collegio cardinalizio.

© Copyright Avvenire, 4 luglio 2009

Nessun commento: