mercoledì 22 luglio 2009

Un anno fa la Gmg australiana (Osservatore Romano)


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Un anno fa la Gmg australiana

di Gianluca Biccini

"Ogni Giornata mondiale della gioventù è sempre un'avventura umana straordinaria e al tempo stesso un evento di grazia.
Anche la Gmg di Sydney non è stata soltanto un evento storico per la città e per l'Australia".
Ne è convinto padre Eric Jacquinet, responsabile della sezione giovani del Pontificio Consiglio per i Laici, il quale ha tracciato per il nostro giornale un bilancio nel primo anniversario dell'avvenimento, svoltosi nel luglio 2008. Benedetto XVI presenziò alle celebrazioni conclusive.
Il giovane sacerdote francese era nella capitale del Nuovo Galles del Sud con il suo predecessore, monsignor Francis Kohn, proprio in vista dell'avvicendamento nella responsabilità dell'organizzazione delle Gmg, avvenuto poi nel mese di settembre. Partecipando a tutti gli avvenimenti - dalla festa di accoglienza del Papa sul molo di Barangaroo, fino alla messa nell'ippdoromo di Randwick - ha potuto acquisire quell'esperienza che gli sarà necessaria in vista del prossimo raduno internazionale, in programma a Madrid nell'estate 2011.
Per Jacquinet, sacerdote lionese della Comunità dell'Emmanuel, le giornate in terra australiana "non sono state soltanto un evento culturale, con una miriade di giovani di numerose nazioni accolti calorosamente da un Paese aperto al mondo intero e da una Chiesa generosa".
La Gmg nella metropoli dell'Oceania è stata soprattutto un "evento di grazia", perché Dio si è manifestato in un modo particolare. Per Benedetto XVI si è trattato di una nuova Pentecoste. Lo stesso cardinale Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, si è detto certo che "a Sydney abbiamo incontrato Cristo e il suo Spirito ci è stato dato".
Padre Jacquinet, tornando con il pensiero a quelle indimenticabili giornate, elenca alcuni elementi concreti, di questo "incontro" con il divino. "Poiché - esordisce - numerosi giovani hanno accettato di farsi pellegrini, accompagnati dai loro sacerdoti e responsabili, hanno potuto vivere un'esperienza spirituale molto forte". Altro punto riguarda il rapporto con "la Chiesa universale riunita attorno ai suoi pastori", quindi con Cristo presente, "offrendo a ciascuno la grande gioia di incontrarlo". Terzo: "poiché tanti volontari, giovani e adulti, hanno dato il loro cuore e il loro tempo per accogliere le delegazioni, si è creato uno Spirito di comunione quasi palpabile". E ancora "Poiché la Croce delle Gmg - voluta da Giovanni Paolo II 25 anni fa - ha aperto i cuori di migliaia di persone, portata prima in tutta l'Oceania e poi posta in mezzo a noi a Barangaroo e a Randwick, la Redenzione ha continuato a realizzarsi, soprattutto nei sacramenti della Penitenza e dell'Eucaristia". Il responsabile della sezione giovani del dicastero per i laici plaude anche all'audacia della Chiesa di Sydney nel "proporre una Via Crucis nei luoghi pubblici, davanti ai grandi monumenti e nelle strade della città", per cui "il Risorto si è manifestato", e al ruolo dei vescovi che hanno animato le catechesi, rendendo possibile che la Parola di Dio venisse "accolta seriamente da tantissimi giovani". Inoltre, da ultimo, "poiché in questo nuovo Cenacolo sotto la Croce del Sud il Papa ha invitato tutti a chiedere lo Spirito Santo per annunciare il Vangelo, Dio stesso ha infuso in tanti giovani il desiderio missionario". Del resto - è la conclusione di padre Jacquinet - "la ventitreesima Gmg ha portato frutti, visibili e invisibili. Lo sappiamo nella fede e anche grazie alle testimonianze ricevute dal mondo intero. L'incontro con Cristo nella Chiesa non può essere diverso".
A Sydney, lunedì scorso, 20 luglio, il cardinale Pell ha presieduto la concelebrazione eucaristica nella cattedrale Saint Mary per fare memoria dello storico anniversario. E il suo giovane ausiliare, il vescovo domenicano Anthony Fisher all'omelia ha ricordato che "lo scorso anno più di quattrocentomila persone, tra cui quattromila sacerdoti, 420 vescovi, 26 cardinali e un Papa molto felice si sono riuniti per il più grande raduno nella storia dell'Australia e dell'Oceania".
Il tema era "riceverete forza dallo Spirito e sarete miei testimoni" (Atti 1, 8). "E noi - ha commentato Fisher - abbiamo potuto vedere questa promessa realizzarsi".

(©L'Osservatore Romano - 22 luglio 2009)

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