martedì 8 dicembre 2009

Il nunzio in Irlanda: Scuse per '"tutti gli errori commessi"


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Scuse per ''tutti gli errori commessi''.
Le ha pronunciate il nunzio vaticano Giuseppe Leanza, che oggi ha incontraro il ministro degli esteri irlandese, Michael Martin, dopo il rapporto che ha ufficialmente accertato decenni di violenze sessuali commesse da sacerdoti cattolici nelle istituzioni irlandesi. ''Ho espresso ancora una volta il mio shock, il mio sgomento e di sicuro comprendo la rabbia e la sofferenza delle vittime degli abusi'', ha detto monsignor Leanza.
''Condanniamo totalmente queste azioni e se ci sono stati errori dalla nostra parte chiediamo scusa per questo''. Il nunzio ha aggiunto che da parte della Chiesa Cattolica ''non c'era l'intenzione di non cooperare con la commissione'' che ha realizzato l'inchiesta- Il ministro Martin, parlando alla tv di stato RTE, non si e' detto comunque soddisfatto dell'atteggiamento delle alte schiere vaticane, esprimendo ''profondo disappunto per il fatto che non ci sia stato un comunicato ufficiale da parte del Vaticano o del Papa''.
Benedetto XVI ricevera' venerdi' a Roma due degli alti vertici della Chiesa in Irlanda, il cardinale Sean Brady e l'arcivescovo Diarmuid Martin, mentre crescono le pressioni di coloro che chiedono le dimissioni di vescovi e alti prelati coinvolti a vario titolo nell'inchiesta condotta dal giudice Yvonne Murphy.

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Esprimo profonda vicinanza alle vittime delle violenze, ma francamente non vedo che cosa il Papa possa fare di piu': il suo primo intervento, durissimo, verso i preti pedofili fu proprio in occasione dell'udienza ai vescovi irlandesi. Era il 2006!
Mai un Pontefice e' stato piu' esplicito nel condannare questi crimini enormi.
Venerdi' e' prevista anche la convocazione delle alte sfere della Chiesa irlandese.
Quanto alla mancanza di comunicati da parte del Vaticano preferirei non dire nulla in attesa di quanto accadra' l'11 dicembre.
E' certo che il tempo dell'omerta' e' finito e tutti devono assumersi le proprie responsabilita' (non solo il Papa, come al solito!).
Ricordo anche che i crimini a cui il rapporto irlandese si riferisce riguardano fatti risalenti a decenni fa, ben prima quindi dell'elezione di Benedetto XVI.
Si parla di dimissioni dei prelati coinvolti. Se essi hanno colpe, e' giusto che si assumano in pieno la responsabilita' e si dimettano (o vengano invitati a dimettersi).
Pare che l'Irlanda abbia gia' dimenticato le "dimissioni" (chiamiamole cosi') di John Magee, ex segretario di ben tre Papi
.
R.

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